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e la pagina non scritta
è
la misura del tutto
la non azione determina lo stato del non agente
mentre si accumulano futili dettagli di vita
densificano i fili d’erba
le ossa sbiancano sotto il sole
le dentature ingialliscono
ma la pagina resta non scritta
l’estroversione del corpo non
lascia tracce visibili se non per lo
spostamento d’aria avvertito qualche
metro più in là
il caldo impone una sosta sul ciglio della strada
mentre chi guarda può scorrere velocemente
l’insulina in vena non gestisce l’opprimente
incapacità di metabolizzare dolcezza
nei bagliori della cecità scrivere non è agente
mentre il suicida viene sepolto velocemente
senza neanche il segno della croce
in un campo di alberi da frutto si
dichiara l’esercizio del libero arbitrio
© sofia demetrula rosati
da ‘l’azione è un’estroversione del corpo’
la comprensione è tutta nell’emozione ricevuta, che nello specifico ti ispira un’azione. interessante …
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Non sono certo di aver compreso. Ma per quanto mi riguarda la mia massima aspirazione è scrivere come agente, sedicente.
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