ho partorito un utero

Mary Daniel Hobson
Mary D. Hobson


ho partorito    un utero  e
mi ci sono    cucita dentro

cercano e    non mi trovano
tracciano    perimetri della    mia corporeità
il pavimento è disseminato di    rilevatori meccanici
ma le voci registrate le    ho con me

l’esercizio dell’azione di ricerca    è svolto  in
coincidente    considerazione    dei fatti
ma la versione    esatta    dei fatti
è impossibilitata

dimezzati dalla    disperazione    del senso
sono seduti in  ampi spazi     sterrati  e
tirano piccole   pietre    a pelo d’acqua

mentre    accarezzano le   loro calde pance    molli
un intenso aroma di    arance    li assale

 

da l’azione è un’estroversione del corpo
© sofia demetrula rosati

e la pagina non scritta

*
e la pagina non scritta
                                  è
la misura del    tutto
la non azione    determina lo stato del     non agente
   mentre si accumulano     futili dettagli di vita
         densificano i fili d’erba
         le ossa sbiancano sotto il sole
         le dentature ingialliscono
 ma la pagina resta non scritta
 
l’estroversione del corpo    non
     lascia tracce visibili     se non per lo
             spostamento d’aria   avvertito qualche
                                                   metro più in là
il caldo impone una sosta sul     ciglio della strada
       mentre chi guarda   può scorrere velocemente
l’insulina in vena     non gestisce   l’opprimente
                 incapacità di     metabolizzare dolcezza
nei bagliori della cecità     scrivere non è   agente
 
mentre il suicida viene    sepolto velocemente
senza neanche il    segno della croce
 
                in un campo di    alberi da frutto  si
                dichiara l’esercizio del      libero arbitrio

 

© sofia demetrula rosati
da ‘l’azione è un’estroversione del corpo’