omaggio di parole

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Ph. © Cristina Rizzi Guelfi 

*

per quanto la valigia sia solo un’idea di    contenuti possibili
     noi  coltiviamo un’intimità  irrisolta che  non trattiene    senso
e   la forma ha   disconosciuto   gli oggetti    
       in  incapacità di      composizione

l’esistere è  abbandonato all’idea di    spazio  che
     non dialoga    perché nessuno   patteggia con     il vuoto
che pure   spadroneggia lasciando   lo sguardo
   isolato   sull’abisso     del movimento

tu decidi di non    attraversare    questo luogo
       che pure    ci trattiene
io sostengo  l’impronta del   mio corpo
     che non molla    l’idea   del possibile

seppure la luce  insiste ad    esercitare presenza
  la sua   ingenuità  non   ci    confonde
e non ristrutturiamo    e non demoliamo   questa intimità
che deteriora  senza   distrazione

© sofia demetrula rosati

testo pubblicato in
http://wordsocialforum.com/2015/04/22/giovani-prospettive-omaggio-di-parole-a-cristina-rizzi-guelfi/

e sono qui

*
e sono qui
amico mio amica mia
ad indossare carne
perché si rendano visibili le tue rughe
che da tempo
ho assunto
come mia espressione
a mostrarti l’estetica del dolore
perché tu possa sperimentare
la densa pietà di uno sguardo che non ti conosce
a chiederti di tessere un velo di trama sottile
perché ho necessità delle tue mani
sul mio volto
in movimenti studiati
© sofia demetrula rosati
jessica rimondi
quadro di Jessica Rimondi

non ho creduto in niente

 “… se oggi dovessi dire, in breve, quale sia la pulsione profonda da cui è nata tutta la moderna poesia, direi che tale pulsione è quella dell’anarchia. E’ questo impulso che mi ha fatto scrivere, una volta, a conclusione di una poesia del 1976, come proposta di autoepitaffio: ‘Non ho creduto in niente’. E il problema di un poeta, oggi, rimane sempre per me, come per i suoi lettori del resto, quello di trasformare l’impulso alla rivolta in una proposta di rivoluzione, e fare della propria miscredenza un progetto praticabile”.

Edoardo Sanguineti
http://www.anteremedizioni.it/edoardo_sanguineti_0