antonio corradini-la dama velata

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Mai come in questi tempi in cui infuriano le polemiche sull’ambientalismo e sulle mutazioni climatiche necessita una riflessione sull’essenza e il significato di Natura che esuli da facili sentimentalismi, agguerriti integralismi o spregiudicati menefreghismi legati ad una ormai superata logica del profitto e della produzione.
L’uomo nei confronti della Natura ha sempre tenuto un atteggiamento ambivalente e contraddittorio: se da un lato ha tentato di assoggettarla e di sottometterla, ostentando una hybris prometeica, dall’altro l’ha celebrata come Grande Madre generatrice di vita o nostalgicamente vagheggiata come un amore perduto, collocando il suo momento di massimo splendore in una leggendaria Età dell’Oro corrispondente all’infanzia dell’umanità.
Il rapporto tra uomo e Natura non è mai stato semplice e richiede una serie di considerazioni che ci permettono di ripercorrere la storia di questa relazione controversa dal mondo antico fino alla contemporaneità.
Il bellissimo libro di Pierre Hadot “Il…
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Dostoevskij: amato, osannato, temuto. Approcciarsi alle sue opere è sempre una piccola impresa: sarò all’altezza? capirò qualcosa? è la lettura che fa per me? Queste e altre simili domande inondano la mente del lettore che nella stragrande maggioranza dei casi, vinta l’iniziale reticenza, scopre un grande autore. Delitto e castigo, i fratelli Karamazov, memorie dal sottosuolo, i demoni… opere che fanno parte della storia della letteratura, di quel corredo di pagine che hanno fatto la differenza, storie che ci hanno coinvolto e incantato. Konstantin Barst, filologo e saggista russo è andato oltre il semplice godimento dell’opera dostoevskiana, ha deciso di raccontarci come nascono queste opere. Attraverso lo studio dei manoscritti, dei disegni e degli appunti, Barst ricostruisce il momento creativo, l’illuminazione, l’attimo in cui l’idea prende vita.
In un immenso lavoro di analisi i “Disegni e calligrafia di Fedor