la dimora del ritorno

Pronto per essere pubblicato nella collana Nuova Limina di Anterem Edizioni, ho il piacere di condividere la notizia di questo mio ultimo nato. Un libro che ha una storia e una vita vissuta ancora prima della sua “messa in opera”, una storia che si potrà scoprire leggendolo e che spero sappia donare emozioni.
Al momento un assaggio. Tornerò a parlarne e a narrarne ancora.

“Sofia Demetrula Rosati si fa qui traduttrice
del tempo: trasporta figure a ritroso e ad elica da un’epoca all’altra,
riconducendole verso l’evanescente “dimora del ritorno”. Ciò che in
questa silloge si attua è in effetti, in primo luogo, una sorta di archeologia
del rito e del mito greci, un depotenziamento della luce olimpica ferma
e intensa. Un risalimento alle madri, figure femminili della fertilità, vertiginoso
e spiraliforme, verso l’evanescente dimora del ritorno, l’arcaica
rimozione della figura-grembo dei miti ellenici, la Grande Madre delle
civiltà mediterranee protostoriche, venerata ancora come Potnia (“signora
degli animali”) nel secondo millennio a.c., nella Creta minoica, prima
della conquista Micenea. Di lei tutte le dee olimpiche, e massime quelle
della vegetazione, Demetra e Persefone, sono figure parziali, emanazioni
e sineddochi, diminuzioni. Il dialogo fra Demetra e Persefone costituisce
infatti il nucleo denso di questa poesia che, nelle sue quattro parti, nasconde
la divisione quintupla della tragedia greca classica (prologo, parodo,
episodi, stasimi, esodo), poiché il parodo, l’ingresso del coro a commento
del dialogo e dell’azione, vi si trova in effetti diffuso, disseminato nelle sezioni
in prosa dell’intero testo.” (dalla prefazione al volume a cura di Giuseppe Martella)

Anterem Edizioni pubblica nella collana Nuova limina “La dimora del ritorno” di Sofia Demetrula Rosati [prefazione di Giuseppe Martella] – Visto si stampi -Le modalità per ordinare i libri e le modalità di pagamento sono le seguenti:• con bonifico bancario intestato all’Associazione Anterem• codice IBAN: IT54H0503411750000000165753 – codex BIC per l’estero: BAPPIT21001;• sul c.c. postale 10583375 intestato all’Associazione Anterem, via Cantore 1, 37121 Verona;•
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le cose elementari

Ghiannis Ritsos (foto web)

In modo maldestro, con ago grosso, con filo grosso,
si attacca i bottoni della giacca. Parla da solo:

Hai mangiato il pane? hai dormito tranquillo?
hai potuto parlare? tendere la mano?
ti sei ricordato di guardare dalla finestra?
hai sorriso al bussare?

Se la morte c’è sempre, è seconda,
La libertà sempre è prima.

Ghiannis Ritsos

Urban haiku di Jack Kerouac

B8GpvRWCcAAVEUoPhoto Larry Fink

*

Jack legge il suo libro
ad alta voce, la notte
–le stelle escono allo scoperto

*

Mucchi di posta ammassati
     sulla scrivania–
La mia mente è tranquilla

*

Bach all’alba
     da una finestra aperta–
gli uccelli stanno in silenzio

*

Risposto a una lettera
     e fatto un bagno caldo
–Pioggia di primavera

*

Per un attimo
     la luna
Ha indossato gli occhiali

*

Una strega giallastra che mastica
     una sigaretta
Foglie autunnali

*

Crepuscolo–un ragazzo
   distrugge soffioni
Con un bastone

*

Campo da baseball vuoto
     –Un pettirosso
Saltella sullo steccato

*

104719-mdPhoto Larry Fink

(da Il libro degli haiku di Jack Kerouac – trad. Sivia Rota Sperti)