e sono qui

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e sono qui
amico mio amica mia
ad indossare carne
perché si rendano visibili le tue rughe
che da tempo
ho assunto
come mia espressione
a mostrarti l’estetica del dolore
perché tu possa sperimentare
la densa pietà di uno sguardo che non ti conosce
a chiederti di tessere un velo di trama sottile
perché ho necessità delle tue mani
sul mio volto
in movimenti studiati
© sofia demetrula rosati
jessica rimondi
quadro di Jessica Rimondi

continuavano a dire poetessa

Greta avrebbe dovuto capire che quell’atteggiamento – passivo tollerante – era una benedizione per lei, come poeta, perché c’erano cose, dentro le sue poesie, tutt’altro che simpatiche o facili da chiarire.
(La madre di Peter e i suoi colleghi – quelli che lo sapevano almeno – continuavano a dire poetessa. Ma a lui aveva insegnato a non farlo. A parte questo, non ci fu bisogno di insegnare niente a nessuno. I parenti che si era lasciata alle spalle e quelli che al momento la conoscevano nel ruolo di casalinga e di madre, non avevano bisogno di imparare, perché non sapevano nulla di stranezze simili).

da Uscirne Vivi di Alice Munro
uscirne vivifoto di sofia demetrula rosati